Una coproduzione Terrateatro e Teatro delle Formiche con il sostegno della Fondazione Aria (progetto La Cultura dei Legami) e del Ministero per le Pari opportunità (progetto Teatri Paralleli) 2014
Liberamente tratto dall'Otello di W. Shakespeare.
In scena dieci attori diversamente abili del Teatro delle Formiche e due attori della Compagnia Terrateatro
Con: Antonio Agostini, Cristina Cartone, Giancarlo Costantini, Luigi De Antonis, Cristiano Di Martino, Alfonso Durante, Roberto Freddi, Matteo Marconi, Marco Massarotti, Roberto Rullo, Stefania Scartozzi, Angelo Titi
Scenografia: Laboratori Coop. La Formica
Costumi: Associazione Famiglie APE
Foto: Fabio Di Evangelista
Regia e drammaturgia: Ottaviano Taddei
Far finta di essere un personaggio, o far finta di non esserlo. Su questo binario si muove lo spettacolo “tell me otello”. Attori che entrano ed escono dall'uno o dall'altro personaggio, fingendo e giocando di continuo, dopo aver preso a pretesto del proprio destino momentaneo la celeberrima vicenda di Otello e Desdemona, ecco cosa vedrete.
In effetti, tutta la storia originale viene interrotta e messa in discussione continuamente, alla ricerca di un finale, o di un modo per reinventare destini predefiniti, da decidere una volta tanto da chi sulla scena solitamente lo racconta il finale, interpretandolo e in qualche modo subendolo. La messinscena, insomma, vuole essere una metafora dell'arte attorale, il conflitto con le passioni e i sentimenti umani degli attori, con l'interpretazione del bene o del male che provoca una sorta di ribellione al testo, all'autore, magari finanche al regista.